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Letture per bambini

Benvenuti! Le favole qui presenti si possono ascoltare gratuitamente. Sull'icona di youtube qui sotto, che rimanda alle playlist complete, è possibile trovare altri racconti per l'infanzia. 

Lewis Carroll

Lewis Carroll, nato a Daresbury nel 1832, è stato uno degli uomini più curiosi del suo tempo nel cercare i misteri e i segreti che si nascondono dietro la realtà. Dalle fotografie che lo ritraggono, con il suo viso di eterno ragazzo e lo sguardo perso in fantasticherie, si intuisce che ci troviamo di fronte a una person a poco convinta che il mondo possa essere solo come lo pensiamo di solito. In fondo, tutta la sua vita è stata doppia come un'immagine riflessa nello specchio, appunto lo specchio di Alice. Il reverendo Dodgson, uomo abitudinario e quasi noioso, diventò professore di matematica all'università di Oxford dove visse tutta la vita, senza mai spostarsi troppo. Questa carriera era un vero successo, ma a lui non bastava. Era come se si sentisse addosso un vestito scomodo, che lo facesse inciampare di continuo. E infatti 'inciampava', nel senso che quando faceva lezione, o parlava ai fedeli o chiacchierava con i suoi colleghi era timidissimo e balbettava continuamente. Ma c'erano momenti in cui, invece, le sue parole uscivano veloci e fluide, senza nessun balbettio, e questo accadeva sempre quando si trovava in compagnia dei bambini. Con i bambini, e in particolare con le bambine, il reverendo Dogson si trovava più a suo agio e si divertiva a fare passeggiate sul fiume o nei giardini o a prendere il tè. Il serio reverendo Dodgson si trasformava allora in Lewis Carroll, l'uomo più divertente del suo tempo. Era capace di inventare lì per lì scherzi, storie e indovinelli, aveva una valigetta sempre piena di giocattoli e una camera piuttosto strana per un professore: c'erano tantissimi carillon e una pianola, uno specchio deformante, una collezione di bambole e pupazzi automatici, compreso un pipistrello finto che volava per davvero, senza contare gli scacchi e i giochi di sua invenzione. Le stesse lettere, che scriveva numerosissime alle sue piccole amiche, erano veri rompicapo: alcune volte erano scritte all'inverso e bisognava leggerle dal fondo, altre contenevano disegni per risolvere rebus. Queste stranezze erano viste con un certo stupore dai colleghi dell'università meravigliati che un adulto, autore di numerosi studi di matematica, preferisse la compagnia dei bambini. Ancora in quell'epoca le esigenze dei bambini non erano molto considerate: l'essenziale era controllarli e farli crescere secondo regole precise. Carroll invece si prendeva gioco proprio delle regole e delle convenzioni: ne sono testimonianza i personaggi assurdi di Alice nel paese delle meraviglie (1865) e di Attraverso lo specchio (1872), dedicati all'amica preferita Alice Liddell, o le poesie 'senza senso' di La caccia allo snark(1876), dedicata alla piccola Gertrude Chataway. L'unica eccezione è il suo ultimo romanzo Sylvie e Bruno che è meno stravagante, forse più vicino allo spirito di Dodgson che a quello di Carroll. 

Alice nel paese delle meraviglie

Di Alice si potrebbe forse dire che è il testo che non è e pertanto il testo perfetto: esso è sempre spostato un po' più avanti o un po' più indietro di dove ognuno pensa di averlo colto, spesso acchiappato. E' un testo da inseguire e che invariabilmente ci troviamo alle spalle, che bussa, che chiede permesso per superarci, che ha più tempo di noi e tuttavia non ha tempo da perdere, e ognuno starà al gioco secondo il proprio passo, il proprio ritmo, il proprio passato presente.

Alice

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Alice

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Alice attraverso lo specchio

Seguito di "Alice nel Paese delle Meraviglie", "Attraverso lo specchio" (1871) ne riprende i personaggi e le ambientazioni fantastiche, pur in una chiave meno trasognata e più malinconica. Nel mondo a rovescio che Alice trova al di là dello specchio di camera sua, sei mesi dopo il suo primo viaggio nel paese delle meraviglie, è valida una sola regola: credere all'impossibile. Le carte da gioco si tramutano qui nei pezzi di una scacchiera; la sequela di imprevisti e trabocchetti in una sfrenata corsa tra filastrocche, poesie, giochi. E mentre Alice si muove sulla scacchiera, di casella in casella, impara a difendersi, a dire la sua, a entrare nel gioco dell'eccentrico e dell'incredibile, a capire e a simpatizzare con gli esseri stravaganti che incontra, allucinati ma ricchi di umanità.

Alice

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